
OMS: edilizia responsabile del 39% dell’inquinamento dell’aria
L’edilizia risulta anche responsabile del 36% del consumo globale di energia elettrica e di 1/3 del consumo globale di acqua potabile.
Che cosa prevedono le nuove direttive per i locali al chiuso
Che cosa prevedono le nuove direttive per i locali al chiuso
Sono passati quasi due mesi dall’approvazione del Decreto capienze (DL 139/2021) che impone ai locali, tra le prerogative per la ripresa delle attività al chiuso, di utilizzare un sistema di aerazione senza ricircolo e sistemi dotati di filtri HEPA.
Sono questi gli strumenti necessari per sale da ballo, discoteche e locali al chiuso per garantirsi, secondo il DL, un livello di qualità dell’aria interna in grado di ridurre la presenza nell’aria del virus SARS-CoV-2.
In aggiunta a questi obblighi vi è il limite della capienza che non può superare il 50% di quella massima autorizzata, l’obbligo di esibire il green pass all’ingresso e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
Suddivisi in 5 classi in base all’efficienza di filtrazione, da H10 a H14, i filtri HEPA si trovano all’interno dei purificatori d’aria e assieme alla ventola ne costituiscono essenzialmente la struttura interna. I filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air filter) devono essere conformi alla normativa EN 1822:2019.
Gli impianti di aerazione senza ricircolo vengono utilizzati dai locali dove c’è il concreto rischio di un’alta contaminazione e l’aria presente all’interno non deve essere riutilizzata per garantire una maggiore sicurezza. Infatti, il loro funzionamento prevede che venga prelevata tutta l’aria dall’esterno.
C’è un limite grande in queste nuove disposizioni previste per i locali che è la mancanza di direttive precise per la pulizia delle superfici che vadano di pari passo con quelle previste per i sistemi di aerazione.
Il livello di qualità dell’aria indoor, infatti, non può essere migliorato solo da sistemi che purificano l’aria se le superfici dove si depositano sporco e micropolveri non vengono adeguatamente pulite e igienizzate.
Senza l’adozione di un impianto aspirapolvere centralizzato c’è il serio rischio di fare un lavoro a metà che non potrà mai davvero garantire la sicurezza dei frequentatori dei locali al chiuso.
Solo l’utilizzo di un aspirapolvere centralizzato garantisce l’espulsione all’esterno del 100% di sporco, micropolveri, virus e batteri andando ad incidere davvero sul livello della qualità dell’aria indoor. E permettendo così di vare locali sicuri e quindi aperti.
L’edilizia risulta anche responsabile del 36% del consumo globale di energia elettrica e di 1/3 del consumo globale di acqua potabile.
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